Rosso Primitivo Jèma 2013
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Krita, Vino bianco Biologico da Malvasia Bianca


Terra che mani nere trasformano in arte cotta la sole dei due mari. Luci e riflessi d'oriente. Profumi e sapori urlati a ritmo incessante come note di cantori pizzicati. Krita Malvasia bianca igp salento.

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Riferimento
ASTORE-KRITA
Zona di provenienza
Lecce / Salento
OGM FREE
Si
Tipo di agricoltura
Biologica
Cantina
L'Astore
Formato
75 cl
Gradazione
14/15%
Uva
Malvasia
Abbinamento
antipasti a base di pesce cotto e crudo, fasolari, vongole e cozze nere, linguine ai ricci e trancio di pesce spada alle erbe aromatiche, gamberoni e tajeddha (riso, patate e cozze).
Vitigno
Malvasia bianca da uve biologiche
Tipologia di terreno
Sabbioso
Affinamento
In bottiglia
Filiera Corta / Km 0
Si
Produttore
L'Astore Masseria

Il Krita è stato confezionato con la Malvasia bianca in purezza, vitigno aromatico che nel Salento ha attecchito benissimo insieme con la variante nera; entrambe le specie varietali hanno avuto origine nella città di Monemvasia nel Peloponneso e poi sono emigrate in tutto il bacino mediterraneo. In Italia esse danno ottimi vini fermi, come nel caso specifico, frizzanti, spumanti e dolci. E addirittura il prof. Fregoni è riuscito ad ottenere una Malvasia a bacca rosa, attraverso la mutazione gemmaria della Malvasia di Candia aromatica. Con essa si producono buoni vini rosati fermi e frizzanti nell’Emilia Romagna, soprattutto nel territorio Piacentino.


Masseria L'Astore Cutrofiano (LE)

Abbiamo scelto questa azienda perchè i vini "base" sono dei campioni di espressività, simboli del terroir di provenienza ma anche dei vitigni con cui vengono prodotti. Inoltre, l'Astore Masseria è un'azienda biologica certificata, che produce tra l'altro un notevole olio extravergine di oliva.

La tradizione viti-vinicola risale agli anni ’40, periodo in cui, conformandosi ai criteri dell’epoca, si produceva vino in cospicue quantità da vendersi “in cisterna”. Alla fine degli anni ’90 è stato avviato un progetto che mirava alla produzione di vini di qualità. Dopo una onerosa preparazione del terreno con accurate analisi delle caratteristiche geologiche, scavi, frangiture e macinature, sono stati impiantati circa ha 20 di vigneto delle cultivar: Negroamaro, Aglianico, Primitivo, Montepulciano, Malvasia Bianca, Susumaniello; nel corso degli anni è stata avviata una ricerca di varietà autoctone ormai estinte che ha portato a nuovi impianti sperimentali e a una vera e propria collezione ampelografica del Salento.

Accanto al Frantoio Oleario ipogeo è stata realizzata una Bottaia, per affinamento dei vini, secondo la tradizione architettonica del Salento con volte a botte ed a stella usando materiali locali quali pietra leccese e carparo ottenendone, a dire di molti visitatori italiani e stranieri, una vera e propria “ cattedrale del vino”.


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